1D - “Caccia al monumento” ad Aosta
Gli studenti della 1D di Valtournenche hanno recentemente partecipato a un’uscita didattica ad Aosta, dove sono stati coinvolti in una “caccia al monumento”. Divisi in quattro gruppi, i giovani avventurieri hanno esplorato la città, risolvendo indizi, partecipando a sfide, disegnando, posando e creando poesie, mentre scoprivano ed approfondivano la Storia e la cultura del nostro capoluogo.
La giornata è iniziata con il viaggio in treno e l’arrivo ad Aosta, poi la visita, tutti assieme, al chiostro medievale della collegiata di Sant’Orso, con i suoi capitelli del XII secolo, perfetto esempio dell’arte romanica. Conclusasi la visita, con la ricerca dei capitelli più curiosi, gli alunni sono stati divisi in quattro gruppi, è stata consegnata loro una mappa di Aosta e un primo indizio, e si è dato il via alla “caccia al monumento”. Gli studenti hanno dovuto mettere insieme le informazioni e avventurarsi per le strade della città, alla ricerca dei monumenti, degli edifici e delle statue che caratterizzano Aosta. Ogni volta che un gruppo completava una tappa, riceveva un nuovo indizio che lo guidava al successivo monumento da visitare.
Durante questa avventura, gli studenti hanno avuto l’opportunità di conoscere da vicino la Storia di Aosta e i suoi monumenti più importanti grazie alle “schede monumento” che venivano mano a mano consegnate. I gruppi hanno visitato l’imponente Arco di Augusto, eretto per celebrare la vittoria dell’imperatore romano Augusto sulle popolazioni locali e il Ponte Romano che un tempo permetteva di attraversare il Buthier, hanno esplorato le rovine del Teatro Romano, sede di spettacoli e intrattenimento per gli antichi romani. Hanno ammirato la Porta Pretoria e le mura, imponenti vestigie del passato della città e hanno visitato il Criptoportico Forense, una struttura sotterranea che un tempo faceva parte del foro romano. Ma hanno anche cantato accanto alla statua ‘I Fisarmonicisti’ dello scultore valdostano Dorino Ouvrier, posato accanto alla statua di Augusto, assunto pose da “saggi” di fronte alla Biblioteca Regionale, dato la caccia al pipistrello della Collegiata dei santi Pietro e Orso e danzato in stile “tiktok”.
Ogni tappa della caccia al monumento offriva una sfida o un puzzle da risolvere. Gli studenti dovevano dimostrare la loro abilità di problem-solving e collaborazione per superare gli ostacoli e ottenere il prossimo indizio, ma anche divertirsi. Erano incoraggiati a lavorare insieme, condividendo le loro conoscenze e competenze per raggiungere l’obiettivo comune.
I ragazzi hanno, dunque, avuto l’opportunità di apprendere in modo attivo e coinvolgente, esplorando la nostra città, così ricca di Storia e cultura.
Questa esperienza ha dimostrato che l’apprendimento può avvenire al di fuori delle aule scolastiche, attraverso attività pratiche e coinvolgenti, dando agli studenti una prospettiva diversa sull’apprendimento, permettendo loro di scoprire nuovi luoghi e sviluppare competenze importanti per la vita. Un’esperienza che, speriamo, rimanga loro impressa, creando ricordi indelebili e un senso di appartenenza al gruppo classe.